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venerdì, settembre 15

Recensione: Ferma così di Nina Lacour

TITOLO: Ferma così

AUTORE: Nina Lacour


GENERE: Young Adult

EDITORE: Giralangolo

PAGINE: 313

PREZZO: €14,50

ANNO DI USCITA: 2016











Salve lettori! Siamo tornate oggi con la recensione di un libro moolto bello. Una storia forte, carica di emozioni, di delusioni e di scoperte su sè stessi. Perchè non si finisce mai di scoprire chi si è veramente e cosa si vuole fare nella propria vita.
Vi lasciamo alla sinossi!







Trama:

«Quella notte Ingrid disse a Caitlin “andrò ovunque tu andrai” ma all’alba Ingrid e la sua promessa erano scomparse e Caitlin era sola.»


Caitlin è sola. Sfugge i compagni di liceo, cerca di evitare i genitori che non capiscono il suo stato di prostrazione: la sua migliore amica Ingrid si è suicidata quell’estate, e lei si sente in parte responsabile per non aver capito i suoi tormenti. Quando però Caitlin trova il diario di Ingrid le cose cominciano a cambiare e inizia un percorso di comprensione degli avvenimenti che la porterà a ritrovare serenità, nuovi amici e l’amore. Il primo anno di Caitlin senza Ingrid sarà quello del cambiamento e dell’arricchimento, della presa di coscienza della vita che l’aspetta, anche senza Ingrid.




Recensione:

Caitlin è una ragazza molto particolare. Non l'ha di certo presa bene quando la sua migliore amica Ingrid si è suicidata. Passa intere nottate dentro una macchina e pensa in continuazione su cosa ha sbagliato, cosa avrebbe potuto fare affinchè tutto fosse andato diversamente. Si sente in colpa, in colpa di non aver capito che la sua amica aveva qualcosa che non andava, tremendamente in colpa perchè lei che doveva conoscere Ingrid meglio di tutti, non si era accorta che tutto ciò stava succedendo proprio sotto ai suoi occhi. 

Ingrid, una ragazza che non riesce più a sopravvivere, stanca, stanca della vita, stanca di tutto. Così stanca da non voler circondare Caitlin con i suoi problemi, preferendo farla finita. Scopriamo Ingrid nel romanzo attraverso Caitlin, che quando ritrova il diario della sua migliore amica, lasciati sotto al suo letto, si rende conto di non aver conosciuto fino in fondo la vera Ingrid.  

Ma a volte non possiamo fare nulla per cambiare il corso delle cose, a volte, dobbiamo lasciarle andare e basta, anche se la cosa ci ferisce, dobbiamo farlo per noi stessi e per chi non era abbastanza forte da riuscirci.

Così inizia per Caitlin un percorso di liberazione: Leggendo i più profondi pensieri di Ingrid riesce a comprendere la solitudine della ragazza, i suoi tormenti e le sue paure. 

La loro passione comune è sempre stata la fotografia: scattare foto, momenti e ricordi che in un attimo rendiamo eterni, con la possibilità di riviverli in continuazione. Una cosa magica, no?
Ma la professoressa Veena, insegnante di Ingrid e Caitlin, sembra essere infastidita alla presenza di Caitlin dopo la morte di Ingrid, decidendo inoltre di lasciare a Caitlin un progetto extra vista la scarsa attenzione di quest'utlima nella sua materia.

E poi c'è Dylan una ragazza stravagante ma anche estremamente sensibile. Riuscirà Caitlin ad aprirsi con lei? Ed è amore ciò che prova per un suo compagno impacciato ma determinato a conquistarla? Forse proprio l'amicizia tra Dylan e Caitlin sarà il punto di svolta per quest'ultima, per lasciare che Ingrid resti soltanto una vecchia fotografia, che riguardi ogni tanto con malinconia desiderando per un momento di essere lì, in quel preciso momento, ma che poi sorridendo riponi accuratamente tra le altre, ripensando ai giorni passati e a quelli che verranno. 




Valutazione: 

Miriam: 4/5
Silvia: 4/5

*piangiamo assieme per tutto l'intero libro*

Miriam's POV:

Ho apprezzato tantissimo questo libro. Dalla prima all'utlima parola, tutto è accuratamente scritto e quando Caitlin trova il diario di Ingrid, l'autrice fa un ottimo lavoro, raccontando tramite i più profondi e personali pensieri di Ingrid, come questa si sentisse a vivere, in un mondo sbagliato per lei.

Se dovessi rispecchiarmi in un personaggio del romanzo le scelte sarebbero due: Caitlin e Dylan. La prima, soffre tantissimo e non riesce a non incolparsi per ciò che è successo, pensa che avrebbe potuto fare qualcosa in più, qualcosa che facesse la differenza. 
La seconda è anch'essa un personaggio fragile, ma nasconde le proprie emozioni preferendo vivere la vita a pieno, senza ripensamenti o dubbi. 

La penna di Nina Lacour è riuscita a tirare fuori le anime dei personaggi, è riuscita a mostrarcele e farci capire cosa stavano provando in quel momento. 
Un romanzo pieno di dolore, di tristezza, amarezza. Ma anche la dimostrazione che tutto può cambiare, che dalle ceneri si può rinascere, si può decidere di riprendere la propria vita ormai alla deriva e di viverla, rendendola sì imperfetta, ma vissuta a pieno, per com'è, senza rimanere aggrappati ad un ricordo doloroso, ma ricordandolo come un pezzo della nostra storia, un pezzo di noi, che non se ne andrà mai, ma che rimarrà lì, al suo posto, per sempre.



Silvia's POV

Di romanzi che provano a farti del male, a provare un senso di perdita come accade ai protagonisti, ce ne sono davvero tanti, ma quelli che davvero riescono a lacerarti dentro e a farti sentire il dolore dei personaggi fin dentro le ossa, sono davvero pochi. "Ferma così" è uno di questi; Nina Lacour ha dato vita a dei personaggi scossi dalla vita, in particolar modo la protagonista, che ancora non riesce a darsi pace per questa morte inaspettata; ecco l'autrice cosa mi ha spinta a provare, lo stesso senso di perdita, lo stesso vuoto e senso di colpa che Caitlin mantiene per la maggior parte della storia.

Leggendo non riuscivo a rispecchiarmi in un singolo personaggio, grazie alla bravura della Lacour, riuscivo invece a sentirmi come ognuno di loro: dalla fragilità e i pesi di Caitlin, la speranza dell'insegnante di fotografia, il caloroso Taylor che pian piano riesce a sciogliere il cuore della nostra protagonista, a Ingrid, i suoi pensieri scritti su carta che ti facevano tornare un po' indietro nel tempo; fino alla fragilità nascosta da questo istinto verso la vita di Dylan, che alla fine si è rivelato il personaggio più simile a me, che alla fine darà a Caitlin una nuova speranza, la aiuterà a sostenere quel macigno che arriva dal passato insieme a quel senso di colpa che vorrà lacerare la protagonista. Lentamente gli uni percepiranno il dolore degli altri, e ci vorrà forza per affrontare qualcosa di così grosso come la crescita, come il dolore.

Non è per nulla facile affrontare tutto ciò in un romanzo per ragazzi, senza cercare convenevoli e vie d'uscita. Il suicidio è qualcosa che non si può capire fino in fondo se non si è visto con i propri occhi. Non è facile parlare di quel tanto odiato e imperterrito senso di colpa che assale Caitlin, ovvio naturalmente, del resto si trattava della sua migliore amica, una persona che dovresti conoscere fino in fondo. Eppure, quello che l'autrice riesce a spiegare alla fine, è che non potremmo mai sapere tutto ciò accade alla gente che ci sta vicina, non siamo onnipotenti, talvolta potremmo fare di più, ma il dolore è di tutti e non può essere espresso a parole. Tuttavia a un certo punto dobbiamo accettare il fatto che farà sempre parte di noi, ma che circondarsi di persone che te lo fanno pesare meno, potrebbe aiutare, aiutare a non sentir di dover portare addosso tutti i pesi del mondo. 

Leggendo il diario le emozioni andavano diventando sempre più intense, quasi come ci fosse uno scambio di sentimenti fra la lettrice, la nostra protagonista, e la scrittrice, Ingrid.

E' facile rimanere aggrappati al ricordo doloroso di ciò che era, ma ci vuole forza, forza che sembra mancare, forza di tenere stretti i ricordi, fermi così, per andare avanti, liberi.








Bene lettori, noi ci dileguiamo e ci vediamo al prossimo post!

- Silvia e Miriam



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