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giovedì, ottobre 12

Recensione: The Hate U Give di Angie Thomas

TITOLO: The Hate U Give

AUTORE: Angie Thomas


GENERE: Young Adult


EDITORE: Giunti Waves


PREZZO: € 14,00


ANNO DI USCITA: 2017


USCITA ITALIANA: 2017


TITOLO ORIGINALE: The Hate U Give








Oggi finalmente sul blog con la recensione di un libro parecchio discusso in questo periodo: The Hate U Give. Le aspettative sono alte, definito il miglior Young Adult di sempre, amato e poco criticato; chissà cosa ne abbiamo pensato noi?




Vi lasciamo alla sinossi!

Trama:

"A volte si fa tutto nel modo giusto e va male lo stesso. L'importante è non smettere mai di fare la cosa giusta"

Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato.

Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è Starr.

Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita.

Un romanzo importante. Una voce straordinariamente autentica. Un travolgente caso editoriale.








Valutazione:

Silvia: 4/5
Miriam: 4/5



Recensione:

Purtroppo, nonostante le lotte, i pregiudizi continuano a esserci, dividendo l'umanità in gruppi, alcuni superiori e altri meno. Ecco cosa prova ogni giorno Starr, divisa fra due mondi: quello in cui convive con i bianchi e la sua vita appare quasi normale e quella nel suo quartiere di neri, pieno di continue battaglie ma anche di un'unione assurda.

Siamo negli anni '80, in piena lotta per i propri diritti. Starr ha delle amiche e un fidanzato bianco, eppure dopotutto non le sembra giusto, come se tradisse la sua "razza".
Chris, il suo ragazzo, continua a starle accanto, ma lei sembra respingerlo continuamente proprio perchè le sembra improbabile avere una così frammentata vita, con tanti pezzi di puzzle che non potranno mai combaciare tra loro.

La vita ha sempre fatto pesare alla nostra protagonista il fatto di avere un colore di pelle diverso, come se questo potesse davvero condizionare l'umanità di una persona, e ciò che accade a quella fatidica festa conferma sempre più le discrepanze e i pregiudizi che si affermano ripetutamente nel quotidiano: dopo una rissa appena scoppiata, Starr incontra Khalil, suo migliore amico d'infanzia (anche lui di colore) e, fra una conversazione e un'altra, scappa dai guai con lui. Quello che però non sanno è che a breve una volante fermerà la loro auto, costringendo i due ragazzi a scendere da essa. Starr è spaventata, trema e non capisce, Khalil va per assicurarsi che stia bene ed ecco lo sparo. Un colpo secco da quell'agente, perchè poi? Perchè nero equivale a delinquenza, perchè la paura del diverso ci mangia costantemente.

Khalil è morto così, a soli 17 anni, e a Starr non resta che la tristezza e la verità che conosce solo lei. Perchè tutto sembrerà andarle contro, proprio perchè questa fa terribilmente male, perchè è difficile fidarsi dopo che si è stati derisi per tutta la vita ed è difficile accettare che qualcuno possa morire così.

Ci vuole coraggio per la verità, bisogna lottare per far sapere alla gente, poichè stiamo sempre tutti nel nostro piccolo angolo di mondo, e finchè qualcosa non tocca davvero la nostra pelle, non la teniamo neanche in considerazione; eppure se lo facessimo, se ascoltassimo, saremmo più liberi, sapremmo che qualcosa siamo riusciti a farla: ascoltare e testimoniare la verità, non dando spazio a quel poliziotto che vive di menzogne e ci nuota dentro.

Silvia's POV

C'è veramente tanto da dire su questo libro, in primis è veramente bello come la gente dice. Nonostante le mie aspettative fossero alte, non sono state deluse, la storia è entrata dentro me pagina per pagina.

Non sono riuscita ad apprezzare particolarmente il carattere di Starr, che sembra piangersi sempre addosso e avere una carica negativa che non permette di far oltrepassare gli altri. Sì, l'ho con lei per il modo in cui tratta Chris, ragazzo stupendo a cui davvero non importano soldi o colore di pelle, un ragazzo che la ama sul serio e che continua a correrle dietro. Mi sono affezionata particolarmente al suo personaggio perchè, nonostante non sia il protagonista, continua a lottare per una lotta che sembra non appartenergli.

Starr per fortuna, in lui e nella sua famiglia, riesce a trovare la forza di crescere, di capire a sua volta molte cose della vita, trasformandola in un dono, nonostante tutto.

Penso che questo libro sia apprezzato non tanto per i personaggi in se', tanto per la storia ricca di verità e cruda, oltre che per la morale.

Non si tratta solo di razzismo, purtroppo, anche se non sempre riusciamo a vederlo, esistono ancora tante forme per discriminare qualcuno, solo perchè il diverso non ci piace. Sarà sempre così, ma la verità, denunciare questi fatti che lentamente vanno uccidendo l'individuo, ha bisogno di uscire fuori, quantomeno di sfiorarci, è il silenzio che fa sì che le cose siano sempre uguali.

Miriam's POV

Questo romanzo è stato veramente uno dei romanzi più discussi dell'ultimo periodo. Tutti l'hanno definito come uno dei migliori Young Adults di sempre e dopo la mia lettura, non posso che confermare ciò che tutti dicono. La storia è molto interessante e ovviamente anche i temi trattati sono diversi da molti altri romanzi per ragazzi.

Alcuni comportamenti della protagonista mi sono risultati un po' infantili, come il suo piangersi sempre addosso senza mai reagire e il suo mettere barriere tra sé e gli altri quando invece questi la volevano aiutare, solo perchè anche lei stessa si definisce "diversa".
 Nel complesso, però, il libro ti insegna molto sui rapporti con gli altri e sulla vita.

E poi chi è che non ha amato Chris? Nonostante la barriera posta da Starr tra i due lui non si è mai scoraggiato, ha affrontato tutti coloro che erano diffidenti nei suoi confronti e nel suo rapporto con Starr e ci è riuscito, è riuscito a vincere la sua piccola battaglia senza mai mollare.

La storia parla di fatti e cose che putroppo accadono veramente e sono accadute nel mondo, anche perchè a volte diffidiamo delle persone solo perchè hanno qualcosa di diverso da noi, mentre poi invece sono proprio quelle simili a noi che ci pugnalano alle spalle.

Una scrittura molto bella quella di Angie Thomas, senza dubbio, realista, forte e d'impatto.

SIAMO VIVE!








Ebbene sì, non siamo scomparse o state rapite dagli alieni, o almeno, se i nostri alieni sono i compiti di scuola allora è proprio ciò che è successo (se non concludiamo l'anno con una crisi isterica sarà un miracolo). Comunque noi vi salutiamo,come sempre speriamo che la recensione possa esservi stata d'aiuto e ci vediamo al prossimo post (il più presto possibile promesso!)

- Miriam e Silvia xx


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